Epidemic Egonomic


Copertina Epidemic EgonomicIl grande giorno è arrivato e sarò sincera: non so che scrivere. Visto che da qualche parte devo cominciare, partirò dall’inizio.

Cos’è il Survival Blog: Nel 2012 un’epidemia detta Morbo di Lee-Chang o Pandemia Gialla inizia a ridurre l’umanità a cannibali animaleschi e itterici che non pensano ad altro che alla prossima persona da dissanguare; col passare del tempo, gli infetti aumentano, e ai sani non resta che cercare di sopravvivere. Alcuni dei sani continuano a usare internet per mantenere i contatti, scambiarsi informazioni, raccontare la loro pandemia: ne nascono i ”survival blog”.

Che cos’è Epidemic Egonomic: EE non è altro che il mio survival blog, corretto e ampliato: stralci del diario di una donna che cerca di sopravvivere alla Pandemia Gialla.

Qualche nota “tecnica”:
È gratis e lo rimarrà fino al momento in cui cambierò idea.
È rilasciato sotto Creative Commons, con licenza Attribuzione-Non opere derivate 2.5.
È disponibile solo in epub perché meglio un solo formato fatto bene che otto fatti col culo (e se non avete un e-reader, sappiate che ci sono tanti programmi GRATUITI per leggere gli e-book a schermo: qui una breve guida).
È un testo di circa 25.000 parole, corredato da un’appendice sulla Pandemia Gialla, “ben” 4 immagini oltre alla copertina, e link, tanti link: a altri survival blog, a canzoni che compaiono nella narrazione, alle canzoni che fanno da titoli dei vari capitoli, a un paio di informazioni accessorie.

Perché dovreste leggerlo? Perché è un e-book approvato dal grande Cthulhu U_UE il grande C. dice anche che, a lettura ultimata, sarebbe cortese lasciare un feedback, scegliete voi dove: qui o via mail all’indirizzo epidemic punto egonimi1 chiocciola gmail punto com.

Sì, vai al sodo: da dove lo trovo? Epidemic Egonomic è disponibile su Amazon, Smashwords, Kobo e nei maggiori store di ebook.

Bene, quel che dovevo dire l’ho detto, ora buona lettura e non dimenticate che io vi ho avvisato:

Copertina copyright di Luca Mordandi; Great Cthulhoo approves copyright di F. Launet.

Hanno parlato di Epidemic Egonomic:
Recensione e adozione da parte di Gianluca Santini.
La segnalazione da parte del Signor Hell.
Commento di Sam.
Recensione di Federico Negri.

55 commenti su “Epidemic Egonomic

  1. Se il dannato rapidshare mi facesse downloadare due cose contemporaneamente, sarebbe già mio. E invece devo aspettare un’ oretta 😀
    L’ approvazione dal grande Cthulhu è una roba serissima. Lo leggero con assoluta devozione.
    (lov)

  2. Pingback: Gli eBook di febbraio (e gennaio) | Matteo Poropat

  3. Pingback: Coda di lettura | Space of entropy

  4. Scaricato e letto. Ti prende e non ti molla, lo cominci e devi – DEVI – finirlo. La tensione non cala mai e non c’è tregua, né speranza. È inquietante e spaventosamente verosimile e plausibile (sono contenta di non dormire da sola! ^^). La cosa strana è che, mentre leggi, vorresti poterti permettere il lusso di sperare in una soluzione positiva, solo che sai benissimo che le cose non potranno solo peggiorare. La protagonista mi è piaciuta moltissimo: una donna forte, che è stata costretta dagli eventi a imparare come sopravvivere in una realtà sconvolta oltre ogni immaginazione. I rapporti interpersonali non hanno nulla della consolatoria ipocrisia da “siamo tutti umani, siamo tutti fratelli”, ma sono crudi e, ancora una volta, realistici. Un plauso speciale per il personaggio del Chimico. L’ho adorato. Marina, complimenti davvero.

  5. L’ho letto ieri sera in treno, con qualche interruzione perché pensavo alla versione che ricordavo dai tempi del Survival Blog “live”. Per me è una sensazione strana ritrovare i collegamenti con la mia Stone Cold Company visti dalla tua parte, così come rammento il dispiacere per la direzione che avevano preso le vicende del tuo alter ego. Per prima cosa devo complimentarmi per la forma. E’ la prima volta che mi capita un lavoro autoprodotto a zero refusi, indice di una cura notevole.
    Non volendo fare spoiler non posso citare degli eventi specifici ma devo dire che le parti nuove o riviste aggiungono parecchio spessore e consentono di avere una logica più stretta nei vari passaggi. Hai usato molto bene il fattore “musica” (devo dare una possibilità ai Sentenced?) e in generale mantenuto quel ritmo tra il disperato e il frenetico che era nelle corde del SB durante il suo sviluppo. Mi piace molto che alcune cose rimangano sullo sfondo, nelle esperienze passate di quella Marina (o di tutte le Marina, non so) e che ne vengano presentate solo le conseguenze (scelte fatte in base ai ricordi, alle conoscenze pre pandemia).
    Una parte importante risiede nel far sentire la vulnerabilità, non solo fisica, del tuo alter ego. Il suo sentirsi minacciata non solo dai Gialli ma anche dai comportamenti predatori dei sopravvissuti. E la NAA, già fin troppo presente nel tuo angolo di nord-ovest. Dovrò metterci mano prima o poi, tra loro e gli amici dell’est si sono presi un po’ troppo spazio e soprattutto troppe vite. Che dici, ci penso io a rendergli difficili le cose?

    • Grazie mille del parere e dei complimenti. Sono molto felice che l’ebook ti sia piaciuto. I refusi spero di averli uccisi tutti, la mia Signorina Rottenmeier interiore ne sarebbe davvero soddisfatta! 🙂
      Sul resto, beh, a parte la soddisfazione di sapere che le scelte fatte in fase di stesura paghino e di essere riuscita a far trasparire il senso di pericolo, sono felice che il vedere la tua Stone Company con gli occhi della mia protagonista non ti abbia fatto schifo ^_^
      Quanto a NAA e Whyte, è ora che qualcuno li faccia scendere dal trono su cui credono di essersi installati 😉
      Sui Sentenced, dipende dai tuoi gusti musicali, se non sei tipo da musica durissima non andare troppo indietro con la discografia, non più indietro di Down (anche Amok e album precedenti sono molto belli, ma più duri e ostici per l’orecchio).

      • Da misero e tapino rocker anziano, ormai cadente e onusto di borchie arruginite, tenterò un’ultima disperata resistenza per approcciare questi signori così rumorosi. Al più tornerò ai tempi della mia lontana giovinezza, trascorsa tra dischi sbiaditi dei Metallica e gli esordi di Pantera e Sepultura. Una prece.
        p.s.
        fargliela pagare a Whyte/NAA? Buona idea. Magari in Sardegna…

        • Pensa che io invidio chi ha scoperto Metallica, Pantera e Sepultura quando era ancora ragazzino, per me sono conoscenze fin troppo adulte.:P
          Visti i gusti, le prime cose dei Sentenced potrebbero anche non esserti troppo ostiche (anche se ho conosciuto fan dei Metallica convinti che i Sentenced “vomitassero nel microfono” =_=’)

  6. Finito (sí, il lettore mi è tornato solo ora; e sembra che ’sti geni siano riusciti a ripararlo per un’altra cosa; quindi forse dovrò riportarlo).
    Comunque… confermo quanto già detto ai tempi: mi è piaciuto, e aggiungo che ho molto apprezzato le scene aggiuntive col Chimico. Personaggio che mi piace molto, pur apparendo poco lo trovo ben riuscito, evocativo.
    Dead Memories con le aggiunte forse ha perso un po’, è meno incisivo; ma qui sono di parte, non so quanto dipenda dai fatti e quanto dall’avere in testa la vecchia versione.

    E, tra l’altro, uno dei libri autoprodotti con meno refusi tra quelli che ho letto; anche qui, complimenti.

    • Ho tentato di alterare Dead Memories il meno possibile, perché mi piaceva come era nato, ma alcune piccole modifiche erano necessarie, seppure a malincuore 😉
      Grazie del parere, mi fa molto piacere! E in bocca al lupo col lettore e chi te lo sta “riparando” O_O’

      • Crepi; spero sia tutto a posto, ma visto che ha perso una tacca di batteria dopo aver letto cento pagine dubito.
        Interessante che ti sembrassero necessarie quelle modifiche, a me il capitolo era sembrato completo già cosí.

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