Anche oggi ha nevicato.
Come se mi sentisse, il responsabile del meteo ai piani alti ha deciso che oggi era il giorno perfetto, visto che volevo andare a Milano. Vista la neve che scendeva qui, il giro nella metropoli è stato abortito e si è trasformato in una veloce puntata nella grande città.
Causa neve, la mattinata è stata orrida.
Due ore e mezza a spasso con i piedi che nuotavano nell’acqua gelata dentro le scarpe.
Due ore e mezza a maledire il tempo di merda. Due ore e mezza a maledire le strade tutte buche che si riempiono di acqua mista a neve sciolta. Due ore e mezza a maledire la neve che qui, nella terra della nebbia e delle zanzare, non può che essere bagnata e pacioccosa, non certo secca e farinosa. Due ore e mezza di merda!
Quando ho visto che nevicava, la mia parte infantile ha gioito. L'altra, poco più responsabile, le ha ricordato che dovevamo uscire, così la parte infantile si è depressa. Perché la neve è bella, la neve è simpatica, la neve fa Natale. La neve è bella da guardare. La neve è bella quando tu sei al caldo e all’asciutto. La ne
ve è bella quando tu sei in maniche corte a sfornare biscotti per Natale.
La neve è bella in montagna, ma qui… qui non è terra da neve. Lasciateci la nebbia, lasciateci le zanzare, lasciateci la galaverna spessa tre dita, lasciateci il caldo torrido d’estate e il freddo umido che ti ammuffisce le ossa d’inverno. La neve no, per favore, tenetevela in montagna!