Il Chimico e lei: il ritorno


Al momento di scrivere questo post, Epidemic Egonomic, il mio primiiiiiiiiiiissimo ebook, è in vendita su Amazon da un giorno e mezzo. Se ne sta, bel bello, al 43º posto della Top 100 Horror e al 62º della Top 100 di fantascienza.

Non male, per un ebook che a suo tempo è stato scaricato quelle mille volte a ufo.

Quindi sì, il Chimico e “lei” son tornati.

Avrei dovuto farli tornare già mesi (anni!) fa, ma sono notoriamente pigra, quindi hanno dovuto aspettare fino ad ora.

Li trovate su Amazon, come ho detto, a questo indirizzo qui. Per 1,46 euri potrete acquistare e leggere Epidemic Egonomic e fare la conoscenza del Chimico, e di una donna senza nome. Potrete godervi la Pandemia Gialla, un po' di sano orrore e di sana post-apocalisse. Potrete ascoltarvi della musica, o detestarla e farne a meno.

Potrete leggere la mia prima collaborazione con Hell, qui al suo primo editing.

Chissà se la fascetta che mi ha fatto Luca (autore anche della copertina) diventerà veritiera, o se ci vorrà più di una settimana per arrivare al fantastiliardo di copie…

 

Epidemic Egonomic su ebookgratis.net


Gaudio, giubilo, gioia e fanfare, Epidemic Egonomic è ora anche su ebookgratis.net.
Lo trovate qui, se scaricarlo dal blog vi sembrasse cosa troppo difficile 🙂

Presto, non so quando, sarà disponibile anche in pdf.
Devo solo mettermici.
Prima dell’apocalisse lo faccio.
Trust me, I promise! (cit.)

Offshore e Lollipop


Se volete, chiamatela pubblicità. Io lo chiamo esprimere la mia stima per Germano e le sue ultime due creature.

Prima è venuto Offshore: ancora uno stralcio del mondo durante la Pandemia Gialla, ancora l’atmosfera del Survival Blog. Eppure lo spirito è diverso, ve ne accorgerete presto, da quello che informava Girlfriend from Hell. C’è ancora più senso di straniamento, della civiltà che è caduta, dell’uomo che si ricostruisce etica-morale-civiltà; c’è una visione allucinata della mitologia indiana; c’è una coppia ma non l’idillio; c’è ancora il computer, ma se a Hell non fregava più nulla del blog e di quelli là fuori, a Jerry sembra pesare molto il fatto che il mondo, fuori dalla sua piattaforma, suoni così deserto. E poi c’è la follia, la sensazione pressante che Jerry perda il contatto con la realtà a velocità notevole, e che tutto sommato non abbia tutti i torti. Scritto in reazione a certe apocalissi pucciose, Offshore spinge di più sul tasto della cattiveria, e sa dare stilettate di inquietudine pur senza diventare insopportabile. Però il mondo è pieno di idioti, ergo l’avvertenza sulla pagina di presentazione e nell’ebook.

E poi c’è Lollipop, che esce oggi ma io ho già letto in anteprima: uno spin off nato dall’ambientazione di Due Minuti a Mezzanotte, lontano anni luce dall’idea dei super-eroi in tutine appariscenti.
Per protagonista ha Marilyn, armata di lecca-lecca, scarpe rosa shocking, gusti musicali wow e il tipo di abbigliamento con cui noi povere mortali faremmo figure da zoccole di quarta categoria. E mi piace, Marilyn. Non solo perché ho assistito al momento in cui a Germano è venuto il flash su come concludere la storia, ma anche perché la signorina ha carattere, potenziale seriale, follia al punto giusto e… No, scopritelo da voi cos’altro ha Marilyn!

Home sweet home


Venerdì pomeriggio sono partita per un lungo week-end di relax. Nulla hanno potuto il disguido con l’acqua, la pioggia battente, la piccola infiltrazione e neppure Scattaro-Man, il nuovo vicino: il relax c’è stato, il cazzeggio pure, i film anche (nonostante il temporale con tuoni e fulmini).
Mi ero riproposta di trovare tempo per scrivere e portare un po’ avanti il “figlio del NaNo”. Missione molto poco riuscita: ho scritto ben poco, più che altro ho litigato con la storia, coi personaggi, con l’indole buona che li tratta troppo bene invece di bastonarli come dovrebbero, e con la questione di come fare in modo che escano dal ciuso* una volta che ce li ho gettati. Ma più che altro, ho tradotto: m’è presa la mattana e mi sono messa a tradurre dall’inglese un manuale di Eclipse Phase, va un po’ a sapere perché.

Altro grande impegno, mi sono preoccupata: prima di partire avevo mandato a un paio di persone Fight Fire With Fire, uno dei rari sgorbi di cui ho terminato la prima stesura grezza come la cartavetra (cit.), e come al solito sono partite le seghe mentali su quanto facesse schifo, e quali e quante cose avrei potuto migliorare prima di spedirlo.

Oggi, sulla via del ritorno, 6 auto tamponatesi a vicenda che bloccavano la strada; in casa, il gatto assassino pronto a divorarmi viva, un mare di piatti sporchi e una lavatrice di tutti i colori tranne il giallo (ma solo perché in casa non ci sono capi d’abbigliamento gialli, senno…).
Ma anche un commento a Epidemic Egonomic, due pareri sullo sgorbio che sottintendono che c’è da lavorarci e tuttavia non è senza speranza, un post di Lucia che mi provoca la lacrimuccia di commozione non so bene perché, la scadenza incombente di domani per pubblicare il prossimo capitolo del mio Risorgimento di Tenebra senza che io abbia granché le idee chiare su cosa-come-dove-quando-perché. E una canzone che mi fa pensare al Survival Blog, a lei e al Chimico, a Hell e Zooey.

Sono a casa.

* Ciuso = parte della letamaia in cui c’è la frazione liquida. Un bel posto in cui cadere. E in famiglia c’è la storiella della Picitona (cane) che cadde nel ciuso, e… sì, sto divagando.

Epidemic Egonomic


Copertina Epidemic EgonomicIl grande giorno è arrivato e sarò sincera: non so che scrivere. Visto che da qualche parte devo cominciare, partirò dall’inizio.

Cos’è il Survival Blog: Nel 2012 un’epidemia detta Morbo di Lee-Chang o Pandemia Gialla inizia a ridurre l’umanità a cannibali animaleschi e itterici che non pensano ad altro che alla prossima persona da dissanguare; col passare del tempo, gli infetti aumentano, e ai sani non resta che cercare di sopravvivere. Alcuni dei sani continuano a usare internet per mantenere i contatti, scambiarsi informazioni, raccontare la loro pandemia: ne nascono i ”survival blog”.

Che cos’è Epidemic Egonomic: EE non è altro che il mio survival blog, corretto e ampliato: stralci del diario di una donna che cerca di sopravvivere alla Pandemia Gialla.

Qualche nota “tecnica”:
È gratis e lo rimarrà fino al momento in cui cambierò idea.
È rilasciato sotto Creative Commons, con licenza Attribuzione-Non opere derivate 2.5.
È disponibile solo in epub perché meglio un solo formato fatto bene che otto fatti col culo (e se non avete un e-reader, sappiate che ci sono tanti programmi GRATUITI per leggere gli e-book a schermo: qui una breve guida).
È un testo di circa 25.000 parole, corredato da un’appendice sulla Pandemia Gialla, “ben” 4 immagini oltre alla copertina, e link, tanti link: a altri survival blog, a canzoni che compaiono nella narrazione, alle canzoni che fanno da titoli dei vari capitoli, a un paio di informazioni accessorie.

Perché dovreste leggerlo? Perché è un e-book approvato dal grande Cthulhu U_UE il grande C. dice anche che, a lettura ultimata, sarebbe cortese lasciare un feedback, scegliete voi dove: qui o via mail all’indirizzo epidemic punto egonimi1 chiocciola gmail punto com.

Sì, vai al sodo: da dove lo trovo? Epidemic Egonomic è disponibile su Amazon, Smashwords, Kobo e nei maggiori store di ebook.

Bene, quel che dovevo dire l’ho detto, ora buona lettura e non dimenticate che io vi ho avvisato:

Copertina copyright di Luca Mordandi; Great Cthulhoo approves copyright di F. Launet.

Hanno parlato di Epidemic Egonomic:
Recensione e adozione da parte di Gianluca Santini.
La segnalazione da parte del Signor Hell.
Commento di Sam.
Recensione di Federico Negri.