Quasi Natale


Writer-Series2Un po’ di pensieri sparsi, mentre raccolgo le idee tra un momento di revisione e l’altro.

Primo pensiero sparso: essere a casa per due giorni di fila, dopo le 9 settimane di lavoro dagli orari complicati che ho appena fatto, è quasi straniante. Niente pranzo di corsissima. Niente thermos di tè caldo da preparare mentre mangio, per poter sopravvivere al pomeriggio senza congelare. Niente corse da e per il lavoro. Più tempo per aprire un file e lavorarci da casa.

La verità è che in queste nove settimane ho comunque lavorato sui miei file e sulle mie storie, altroché.
Uno dei vantaggi di un lavoro che prevede lunghi tempi morti e nulla da fare, in quei tempi morti, a parte aspettare, è che puoi finire col riempirli con altro.
Un libro da leggere (ok, forse cinque è un conteggio più corretto, e forse di qualcuno parleremo, in futuro).
Una tazza di tè dal thermos di cui sopra.
Uno o più file di word da riempire di storie. Come quello che contiene 8700 parole di una cosa nuova nuova che magari poi finirò per gettare, ma che è stato divertente scrivere; o quello con 4000 parole da aggiungere al Paciugo; o quello con cui ho rassettato l’ultimo ebook che ho fatto uscire, Jimmy loves Laura.

Sono stati giorni doppiamente produttivi.

saggio One Piece 2 - coverE tra mercoledì scorso e lunedì sera ho avuto l’onore e il piacere di fare da editor per il secondo saggio uanpisoso del collega di Factory Angelo “Sommobuta” Cavallaro: è una figata, non fatevelo scappare, perché vale davvero la pena di leggerlo e goderselo! Ha una copertina fichissima (ma che ve lo dico a fare!) e ne potete leggere un assaggio qui.

Adesso, tocca portare avanti i miei, di progetti, e non lasciarsi distrarre troppo da tutto il resto.

Tipo i regali di Natale… o_o
Quest’anno è già andata bene che i due più “ostici” li ho ordinati a novembre; ora devo solo attendere che arrivino gli altri, quelli ordinati su amazon e che dovevano arrivare sparsi tra ieri e venerdì prossimo, ma che ancora non si sono visti nemmeno in foto.
In compenso, tracciando i pacchi sul sito di amazon ho ammirato i viaggi insensati di uno specifico pacchetto, che, partito da Milano, è andato a fare 13 ore e 36 minuti di vacanza a Piacenza prima di tornare a Milano e da lì muoversi verso Novara.
Le domande filosofiche si sprecano, ma tant’è. Arriveranno, prima o poi.

Oltre a quella di aspettare l’arrivo dei corrieri modello Aspettando Godot (ma forse con un po’ di ottimismo in più), la prospettiva è di passare i prossimi giorni a scrivere e prendere a martellate cose già scritte, cercando nel frattempo di farmi venire in mente materiale per una storia da infilare nel prossimo ebook, quello che raccoglierà le prime tre avventure della signorina Whalton e qualche cosa di nuovo.
Per ora le idee latitano, ma non mi arrendo
Non c’è come scrivere altro per far sì che un blocco o dubbio mostrino la propria soluzione.

Quindi, ora torno a lavorare sulle mie storie. A farmi da sottofondo musicale, la colonna sonora di Dragon Age Inquisition, che per ora ho giocato senza musiche grazie a uno dei bachi del gioco. Per fortuna c’è youtube, così ho scoperto che le musiche che mi mancano sono molto, molto belle!

Alla prossima.

Collaborazioni presenti, passate e future


scrivereIl blog sembra in stasi, vero? Congelato nella grafite. Fortunatamente è una cosa meno brutta: sono solo molto impegnata.
Abbastanza impegnata da arrivare a casa la sera e desiderare carnalmente una doccia calda, il pigiama, le pantofole pelusciose e il morbido abbraccio di qualche chilo di coperte. E da sotto quel bozzolo, guardare una puntata di Burn Notice (splendido show! Dovremmo riparlarne, perché… Ah, Michael! E Fi! E Sam! Che figata!), o ascoltare una puntata di The Thrilling Adventure Hour (splendido podcast! E dovremmo riparlare anche di questo, perché è una figata pure lui!), o cazzeggiare su internet cercando di rimanere aggiornata su cosa succeda nel mondo, nella blogosfera e nelle vite dei miei amici, oppure prendere a martellate nei denti il Paciugo (che è venuto il momento di stampare e, rabbrividendo, trasformare in qualcosa di sensato e strutturalmente stabile).

matita_rosso_bluPoi, qualche sera ogni tanto, succede che faccio anche altro. Che produco qualcosa d’altro, perché per fortuna, tra i summenzionati amici, ci sono anche quelli abbastanza pazzi o fiduciosi da farmi l’onore di darmi da leggere le loro cose per un editing. Splendidi pazzi, splendide persone di immensa fiducia.
E quindi parliamo di questo, del fatto che io mi ci diverto, a leggere le anteprime, a gustarmele, a cercare di essere d’aiuto, segnare cosa mi sembra s’inceppi e cosa invece mi piace un sacco, dare libero sfogo alla mia maestrina con la matita bicolore interiore, ma anche alla mia bambina entusiasta interiore.
Si equilibrano, io spero.

E quando arriva il momento dell’uscita di qualcosa a cui ho collaborato, nel mio piccolo o nel mio “grande”, mi emoziono un po’, e mi trovo nell’imbarazzante situazione di voler urlare al mondo quanto quegli ebook a cui ho collaborato siano fichissimi, ma al contempo avere questa vocetta interiore che mi sussurra “E se poi qualcuno pensa che li lodi solo perché c’hai lavorato anche tu? Se pensano male?”
Stupida vocetta del cavolo!

Quindi, per farla stare un po’ zitta, lo dirò a piena voce, in questo post senza capo né coda, e se troverò tempo/voglia/testa lo ripeterò di nuovo, in post più articolati:
Avventurieri sul Crocevia del Mondo è un ottimo saggio. È divertente, è stupefacente, è a tratti agghiacciante nel suo essere tutto vero.
Bride of the Swamp God è talmente divertente, veloce e incisivo che è dal momento in cui ho chiuso l’ebook che non vedo l’ora che arrivi il seguito.
Avventurieri alle Porte del Tempo è un altro ottimo saggio, splendido compagno del primo Avventurieri. Non serve essere dei geni della paleontologia per apprezzarlo, divertirsi, imparare qualcosa di nuovo, capire come nel tempo è cambiato il nostro approccio allo studio della Terra e della fauna che la abitava in passato.
BitchBlade è intrattenimento allo stato puro, spigoloso eppure affascinante come la sua simpaticisssssssssssssssima protagonista, e ha un finale splendido. Oh, sì, anche qui ci sarà un seguito e non vedo l’ora!
Jack & Jill è bello, disturbante, contorto, splendido, sfuggente, da brivido, complesso nel migliore dei modi, e allucinato come pochi.
E poi c’è Xanadu, che non è ancora uscito, ma che varrà decisamente la pena (e che ha una copertina che è perfetta per la storia proprio perché prende la vista); e ci sarebbe pure un certo saggio su One Piece, se solo non mi fosse mancato il tempo per collaborarci davvero, e a cui quindi mi limiterò a contribuire comprandolo appena esce (e la copertina, vista in anteprima, signori e signore, è fighissima. Il resto so che varrà ogni centesimo, me lo sento).

Lunga vita alle collaborazioni e a questi ebook! Correte a comprarli, se vi sfiziano.

Ora scusate, vado a imbozzolarmi, che ho freddo!