Hit it.


La nuova scatola di libri è arrivata stamattina, grazie alle scazzate mani del corriere più scazzato del mondo, il quale l'ha abbandonata, la mia scatola di libri, appena fuori dalla porta del palazzo senza avermi parlaro al citofono o essersi assicurato che io fossi in casa (e fiducioso, soprattutto, che non le sarebbe successo nulla di male). Non è in alto nella mia classifica dei corrieri preferiti, chissà come mai.

L'editing di Water Dreams prosegue lento, causa raffreddore epocale che sto cercando, non so con quanto successo, di tenere a bada.

Domani si fanno biscotti e poi ancora biscotti (e dell'aerosol, sempre per la parte sul tenere a bada il raffreddore epocale).

E sabato, beh, sabato si va a Milano. Saremo in tre, armati di libri, segnalibri, vino, i summenzionati biscotti e tanta voglia di ciacolare. Ad aspettarci, “amici, nemici o semplici conoscenti” (cit.) e probabilmente un gran casino. Meno amici di quel che speravamo, ma comunque abbastanza da far sì che questo viaggio valga decisamente la pena.

“It's 106 miles to Chicago, we got a full tank of gas, half a pack of cigarettes, it's dark… and we're wearing sunglasses.”

“Hit it.”

Anche se (spero!) non a quei livelli di difficoltà e soprattutto senza occhiali da sole di notte, saremo comunque, a modo nostro, in missione. Non per conto di Dio, ma per conto nostro. E dei nostri libri.

Trema, Stranimondi 2017! Sto venendo a trovarti In compagnia dei Mana Brothers.

 

Sogni d’oro a Romentino


L’assessore Paola Occhetta, io e Eleonora Groppetti

Come promesso (minacciato?), è arrivato il momento del post a tema “la mia prima presentazione libraria”!

Che è andata sorprendentemente (per me) bene, temevo di essere più ingessata, o a disagio, o Cthulhu solo sa cos’altro, invece è passata in scioltezza e mi sono divertita.

Il pubblico di amici e conoscenti credo abbia aiutato a non sentirmi su una graticola, e a lasciarmi andare. La prossima volta chissà, magari sarà un’esperienza del tutto diversa…

Quindi, il bilancio è:

  • che ho parlato a nastro, per la gioia della povera Eleonora Groppetti, che era reduce da un appuntamento col dentista e da dosi massicce di tachipirina, e non era in forze per poter parlare molto a lungo;
  • il pubblico ha fatto delle domande, il che è sempre una gran bella cosa, quando si presenta un libro, ed erano anche delle belle domande;
  • il pubblico non si è addormentato di schianto al secondo minuto di presentazione, che è un’altra gran bella cosa quando si prensenta un libro;
  • ho venduto tutte le copie che avevo con me, e ne ho altre due già prenotate;
  • i miei segnalibri son piaciuti (e qui ci va un giga grazie a Alessandro Mana, che me li ha progettati);
  • siamo rimasti a chiacchierare di qualunque cosa per un bel po’, dandoci dentro con i biscotti e i rotolini al tonno.

Ieri è anche uscito l’articolo post-presentazione sul Corriere, ovvero questo qui:

E la cosa continua a avere una tonalità strana, quasi surreale.

Passerà, prima o poi. O forse diventerà ancora più surreale man mano che passa il tempo, chissà!

Non resta che aspettare la prossima presentazione e vedere, no?

 

 

Sweet Dreams di carta


Signori e signore, come da titolo del post, è un piacere poter finalmente annunciare che

Sweet Dreams è ora disponibile anche in cartaceo!

Quindi, se fino ad ora l’avete desiderato in un formato diverso dall’ebook, siete stati accontentati. Lo potete acquistare su amazon, che ve lo stamperà e recapiterà a casa come un qualsiasi altro libro.

È stato un processo lungo, concluso da un’attesa di un mese e mezzo per l’arrivo nelle mie sante manine della copia di prova. Ma finalmente ce l’abbiamo fatta.
Esiste.
Sembra venuto con tutti i crismi.
Il Pampe l’approva.
Cosa posso volere di più dell’approvazione di un gatto?

Quindi, ricapitolando: è stato un processo duro ma soddisfacente, il cartaceo lo trovate qui, l’ebook (che costa un botto meno) lo trovate qui, il seguito, “Water Dreams”, sta prendendosi le ultime mazzate sul grugno prima di passare in mano all’editor.
Ce la possiamo fare!