Sweet Dreams – un po’ di hype


12637092_501538213361335_2106146176_oHo scritto settimana scorsa che Sweet Dreams è in dirittura d’arrivo, e quindi direi che è il caso di dirvi anche qualcosa al riguardo, no? Qualche dato nudo e crudo misto a qualche informazione un po’ meno grezza e più di pancia, per provare a stuzzicarvi l’appetito in attesa dell’uscita. Che ne dite?

Vediamo un po’…

Sweet Dreams è un urban fantasy ambientato, come indica la copertina (opera di Sua Maestà Luca “Cyberluke” Morandi), in quel di Milano.
È la Milano dell’autunno 2015, e al contempo non lo è, perché creature mitologiche e mostruose si aggirano per le sue vie. Quindi ci sono Expo e la magia, i turisti e i fantasmi, l’ATM e i black dogs, ristoranti tipici e negozi di magia.

Secondo la mia amica Lucia, Sweet Dreams è anche un horror vero e proprio; e se lo dice Lucia, che di horror ne sa a pacchi, io ci credo, e pure voi dovete crederci u_u

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Il tredicesimo livello epico e altre cose fighe


Le mie vacanze estive sono finite, e sono di nuovo a Ravenloft, dove le zanzare sono la specie che domina la catena alimentare e l'Autan è la salvezza; dove, per l'orrore del mio amico Jake, c'è polka dancing due sere a settimana * e l'afa ti uccide a colpi di insolazione.

La buona notizia è che è stata una vacanza produttiva e ho scritto un sacchissimo (una media di 1600 parole al giorno, contando anche i giorni in cui non ho toccato la tastiera), arrivando a un tiro di schioppo dal finale del seguito di “Sweet Dreams”.

Quella cattiva è che la vacanza è evaporata in un niente, come tutte le vacanze.

Quella pessima è che il ritorno a casa (e a internet) ha significato un crollo quasi verticale della produttività e del numero di parole scritte al giorno, roba da vergognarmi di me stessa.

La notizia 'nzomma è che almeno a casa ho Word, OpenOffice (mortacci sua) e Sigil, quindi ho iniziato a formattare e impaginare “Sweet Dreams” e domani, se tutto va bene, lo si converte in ebook (e vediamo cosa tira fuori la mia solita maledizione dell'ebook riluttante questa volta!).

Al ritorno in pianura è seguito un altro compleanno, quello del tredicesimo livello epico. Ho finito con l'aprire il grosso dei regali di compleanno la sera prima, e la cosa è stata un bene, perché non so come mi sarei sentita a aprirli mentre arrivavano notizie sempre più brutte da Amatrice e dintorni. Credo che poche cose ti facciano rivalutare in ottica più sobria il tuo compleanno quanto un terremoto devastante in cui muoiono trecento persone.

Quindi è stato un compleanno strano, ma tredici livelli epici, mica pizza e fichi!

A parte il terremoto, e il compleanno, e “Delirium” dei Lacuna Coil (che è fighissimo!) e il primo volume delle Rat Queens, “Sass and Sorcery” (che è tamarro, divertente, tongue in cheek e come puoi non affezionarti alle Rat Queens?), e “Zootropolis” (altra figata!)…

Beh, a parte queste cose, le notizie fighe di cui nel titolo sono che ho letto l'anteprima per contributors di Fitting In, l'antologia intrnazionale in cui c'è una mia storia, e ne sono rimasta molto soddisfatta, per non dire che è una figata! E che l'altro giorno mi è arrivata anche la copia del print layout per la versione cartacea, cosa che a suo modo fa ancora più impressione della versione ebook, non so esattamente perché.

E che, se non si fosse capito da quel che dicevo sopra, “Sweet Dreams” è in dirittura d'arrivo, e la cosa mi rende alternativamente euforica e terrorizzata, in modalità “non vedo l'ora, aiutooooo!”

Perché dopotutto, mannaggia a me, devo ancora scrivere la maledetta sinossi! ARGH!

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* Spiegali tu, a un americano, i concetti di balera e ballo liscio, o il fascino quasi automatico che hanno per la popolazione che ha superato una certa età e che vive in certe fasce di territorio… Ci ha guardati basito, il povero Jake, mentre rispondevamo al suo “I mean, what's with the polka dancig, uh?”

 

Un po’ di colonna sonora


Moon Base FactoryAncora quattro giorni di attesa prima del nuovo ebook.
In qualche modo vanno riempiti, giusto?

Il testo c’è, così pure editing e revisioni varie.
La copertina c’è, opera, come quasi sempre, del mio “copertinista” di fiducia, Giordano.
La postilla finale c’è.
E ci sono pure titolo e sinossi, dopo lunghe vicissitudini che hanno visto consulti con amici on line e vis-à-vis.
La formattazioni, pur tra litigi, porconi e misteri, è decente pure lei, lode lode!

Non resta che aspettare la data magggica e schiacciare il tasto pubblica.

Nel frattempo, riascolto la colonna sonora.
Perché questo è uno di quegli ebook in cui c’è molta musica. Continua a leggere

Tre in un giorno solo


Moon Base FactoryOggi è uno di quei giorni in cui le cose si assommano alla grande.
In questo caso, ebook: non uno, ma TRE ebook di altrettanti colleghi della Factory.

Tre prodotti molto diversi.
Il bello di essere uno skunk works è che magari un autore ti manda l’ebook in anteprima da leggere.
Oppure ti manda il link di acquisto un giorno prima di pubblicizzarlo in maniera ufficiale.
Per queste ragioni, domenica mattina io avevo letto due su tre di questi nuovi ebook.
Quindi, parliamo un pochetto di loro, vi va? Continua a leggere

Costiamo troppo


Non so se quello che seguirà sarà un rant senza capo né coda, o un articolo sensato, stasera si va a ruota libera, quel che viene, viene.

Punto di partenza: come ogni anno, le case di produzione di videogiochi si stanno facendo belle durante quella gigantesca vetrina internazionale che è l’E3.
Grandi annunci. Grande hype. Caccia aperta alla visibilità.
Si cercano pure preordini, magari per giochi che usciranno in un qualche nebuloso momento dell’anno successivo. Così è il mercato.

Normale quindi che la Ubisoft presenti in tutte le salse il prossimo gioco del franchise di Assassin’s Creed. O meglio, uno dei due prossimi.
Assassin’s Creed Unity. Ambientato nella Francia della Rivoluzione, esattamente come avevo vaticinato alla fine di Assassin’s Creed 3. Ma senza Connor come protagonista.
A questo giro, invece, tal Arno Dorian.
Sì, Arno. Scritto così. Le matte risate.*

Ciò che indispettisce, inviperisce e fa parlare, è una questione che la copertina del gioco, già da sola, mette in evidenza: per la prima volta un titolo del franchise supporta la cooperazione tra giocatori e puoi vestire i panni di un assassino completamente customizzabile.
Maschio.

AC Unity - copertinaNo femmine.

Nope, sorry. Niente femmine.
Solo maschi bianchi.

Perché, dicono

It’s double the animations, double the voices, all that stuff, double the visual assets—especially because we have customizable assassins.

Quindi solo maschi perché le assassine costano troppo. Continua a leggere