Nightbird


Primo marzo 2016, ore 8.21.
È quel giorno e a quell’ora esatta che Irene e Giada e Nightbird hanno fatto capolino nella mia vita.
C’era stata un’avvisaglia, una settimana prima, quando Lucia mi aveva chiesto se, una volta fosse stato finito, avrei voluto leggere il suo manoscritto, ma è stato il primo marzo che è entrato nella mia vita, per la prima volta dotato di nome.
Otto giorni dopo, alle undici e venti della sera, scrivevo a Lucia che avevo finito di leggere.
Dando sfogo alla mia incomparabile capacità dialettica e infinita eleganza, aggiungevo

e sto piangendo come una fottuta fontana! :’)

Sono una donna di classe, io, soprattutto quando ho le lenti degli occhiali coperte di lacrimoni, sto tirando su col naso e non c’è modo di trovare un fazzoletto pulito senza svegliare tutto il palazzo.

C’è voluto un po’ di tempo perché Nightbird vedesse la luce come libro, ma all’inizio di quest’anno finalmente ce l’abbiamo fatta. Nightbird, Giada e Irene sono arrivate, prima come ebook, e poi come libro di carta, chiuse entro una splendida copertina di Rincione, edite da Acheron Books e editate da Camilla Pelizzoli.
Me lo sono comprato, e fatto autografare, durante Cartoomics 2018.
E poi, fazzoletto alla mano, me lo sono riletto.

Io, Fabio e Lucia. Nonostante il tempo puramente milanese, una gran bella giornata.

Due anni di intervallo e il lavoro che è stato fatto non hanno potuto fare altro che migliorare Nightbird.
Ho di nuovo pianto come una fottuta fontana, anche se sapevo perfettamente cosa stava arrivando.

Ho pianto, ho trattenuto il fiato, ho sorriso, ho esultato, ho pianto ancora.
Mi sono elettrizzata insieme a Irene sulla sua bici, a zonzo per Roma e dintorni.
C’ho dato dentro di ansia ogni volta che Irene aveva a che fare col suo dono.
Ho riso di nuovo col primo paio di capitoli, col pentacolo elettrico e Giada che fa i dispetti agli automobilisti e gira spargendo sangue ectoplasmatico su Roma.
Ho di nuovo avuto quella sensazione, di voler entrare nelle pagine e abbracciare le protagoniste di questa storia, per poter dire loro che le cose si sarebbero sistemate.

Nightbird è un libro che colpisce duro, perché è dannatamente vero, anche se è pieno di fantasmi e sfilacciamenti tra la nostra realtà e un’altra, aliena e pericolosa.
È dannatamente vero anche e soprattutto perché è la storia di un’infestazione.
L’infestazione del passato. Dei rimpianti. Dei sensi di colpa. Del peso degli errori a cui non possiamo più rimediare.

E come la risolvi una infestazione, se è l’unica cosa che tiene in ordine i tuoi ricordi? Se liberartene vuol dire perdere tutto quel che rimane di un intero rapporto?
Leggete Nightbird e lo scoprirete.
Leggete Nightbird e capirete.
Fatelo, però, essendo preparati a un ottovolante di emozioni.
Sono pronta a scommettere che, quando scenderete da questa giostra, Irene e Giada saranno la vostra, di infestazione.

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